Ricerca e Tradizione
Dalla migliore tradizione italiana, ricerca, innovazione, gusto e nutrimento buono ed equilibrato: solo prodotti con almeno il 60% di verdure fresche, gluten free e per tutti i gusti!
Il progetto Natus
Scelte alimentari intelligenti e sostenibilità ambientale dovrebbero andare di pari passo: sono necessari pochi accorgimenti per renderlo possibile
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I punti chiave di un progetto che guarda al futuro.
Per il trade, alla continua ricerca di offerte al passo con le richieste del mercato, che si distinguano per caratteristiche dei prodotti, trasparenza della filiera, qualità (certificazioni) e innovatività, presidiando allo stesso tempo il valore dello scontrino medio e del margine, il prodotto Natus food offre vantaggi sia in termini di strategia d’acquisto
➢ gamma di prodotti coerente con le dinamiche del mercato e le nuove richieste dei consumatori in termini di sostenibilità
➢ migliore marginalità della categoria, riequilibrando la forza del dominante
➢ possibilità di differenziare il proprio assortimento proponendo novità in una categoria in forte crescita
➢ costituisce il fornitore ideale di PL: alta capacità e flessibilità produttiva + convenienza.
che di attrattività per il punto vendita
➢ arricchisce l’offerta allo scaffale, grazie alle peculiari caratteristiche:
- no glutine, no ogm, no conservanti
- no glutine, no ogm, no conservanti
- filiera corta, da ingredienti italiani (verdure fresche per il 75% del prodotto)
- piatto pronto ricettato → base vegetale con aromi naturali dal sapore aggiunto
- qualità brevettata per tecnologia di confezionamento
- packaging totalmente riciclabile
- shelf life (45 gg)
- microondabile
- cottura a bassa temperatura che conserva qualità materie prime
➢ ha un packaging funzionale e che stimola l’acquisto
Il focus su tale tipologia di offerta consente di essere percepiti dal mercato come innovatori della categoria, tesi a proporre ai consumatori prodotti sempre più coerenti con le esigenze di sostenibilità e il desiderio di consumare alimenti non solo benefici e ad elevata tecnologia ma anche gustosi e gradevoli al palato.
LA FILOSOFIA NATUS FOOD
“Siamo quello che mangiamo”, diceva Feuerbach.
La nostra alimentazione ha un costo: e non intendo soltanto quello immediato che paghiamo alla cassa, spesso l’unico di cui teniamo conto.
C’è un costo molto più grande, che riguarda ambiente e risorse, di cui poco ci rendiamo conto ma che diventa determinante se volgiamo un attimo lo sguardo al futuro, esercizio difficile ma necessario.
Scelte alimentari intelligenti e sostenibilità ambientale dovrebbero andare di pari passo: sono necessari pochi accorgimenti per renderlo possibile.
Scopri la nostra filosofia
Per la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e Agricoltura, una dieta che garantisca la massima sostenibilità ambientale deve presentare un ridotto impatto sull’ambiente e deve essere adeguata dal punto di vista nutrizionale, rimanendo nello stesso tempo economicamente sostenibile, facilmente accessibile e culturalmente accettabile. Obiettivi ambiziosi se si pensa che entro il 2050 la popolazione complessiva del pianeta supererà i nove miliardi, la maggior parte dei quali in Asia e Africa. Cosa possiamo fare per realizzare l’obiettivo della FAO in un mondo in cui le risorse sono finite, il cambiamento climatico sta modificando pesantemente le condizioni ambientali e la popolazione sta crescendo rapidamente, con esigenze alimentari in analoga crescita?
Produrre alimenti costa, soprattutto in termini ambientali. Agricoltura ed allevamento comportano la produzione di grandi quantità di gas serra e l’utilizzo di una buona parte delle risorse idriche disponibili. Per coltivare bisogna avere a disposizione del terreno e questo significa deforestare, con conseguente perdita di biodiversità. Agricoltura e allevamento comportano inquinamento, non solo per la produzione ma anche per il confezionamento, il trasporto e la vendita dei prodotti finiti.
Viviamo in un mondo pieno di contraddizioni, sette miliardi di esseri umani su di un pianeta che offre risorse limitate. Un miliardo di persone ancora soffrono la fame e rischiano di morire per carenza di cibo, mentre un miliardo e duecento milioni sono obese o in sovrappeso, assediate da malattie dovute ad un consumo eccessivo. Modificare la nostra dieta è non solo giusto ma necessario, se vogliamo vivere in salute, in un mondo meno inquinato, nel rispetto dell’ambiente, garantendo a tutti un’alimentazione adeguata.
Una dieta sostenibile è possibile, senza stravolgere le proprie abitudini e senza dover abbracciare culture alimentari troppo distanti dalla propria.
I tre principi di base sono semplici:
- consumare meno;
- sprecare meno;
- scegliere alimenti la cui produzione abbia un ridotto impatto ambientale.
Frutta e verdura dovrebbero essere i pilastri di un’alimentazione sana e nella maggior parte dei casi la loro produzione e commercializzazione ha un impatto ambientale ridotto. Ci sono ovviamente delle eccezioni: si tratta di frutti e verdure facilmente deperibili, che richiedono costante refrigerazione; di prodotti legati a specifiche aree geografiche e commercializzati all’altro capo del mondo con grande spreco di risorse; di vegetali cresciuti in serra.
Spesso la scelta migliore è quella di consumare alimenti cresciuti in zona, durante la stagione in cui sono disponibili. Che un prodotto sia a km zero, come si usa dire, non significa tuttavia che sia automaticamente più rispettoso dell’ambiente. In certi casi i prodotti locali richiedono tecniche di coltivazione e di conservazione che li rendono meno vantaggiosi di prodotti analoghi ottenuti in altre zone, nonostante i costi di trasporto.
Garantirsi ogni giorno un’adeguata dose di proteine è sempre stato difficile e rappresenta una delle sfide più dure per il futuro. In linea di massima la produzione di proteine di origine animale richiede più risorse rispetto a quelle necessarie per ottenere una analoga quantità di proteine di origine vegetale.
Nel mondo occidentale siamo grandi consumatori di carne e le nostre abitudini si stanno facendo strada anche nei paesi emergenti. Per ridurre l’impatto ambientale della dieta sarebbe opportuno ridurre il consumo di prodotti animali e aumentare quello di prodotti vegetali.
Questo non significa diventare vegetariani o addirittura vegani ma semplicemente ridurre il consumo di carne sia in quantità, sia in frequenza, aumentando magari lo spazio dedicato al consumo di legumi dall’ottimo profilo nutrizionale come lenticchie e ceci, alternando e variando il più possibile il tipo di alimenti consumati.
Garantire a tutti cibo nutriente nel pieno rispetto dell’ambiente è una delle sfide più grandi per il futuro. Ovvio che l’impatto maggiore lo avranno politiche su larga scala che mirino ad ottimizzare l’utilizzo delle risorse con riduzione degli sprechi.
Migliorare la produttività è fondamentale per garantire rese migliori con il minimo impegno di terreno e risorse possibile. Per farlo dobbiamo ricorrere a quelle tecnologie che a tutti i livelli ci consentano di ottimizzare i processi, andando ad operare soprattutto nei paesi in via di sviluppo e in quelle aree in cui i cambiamenti climatici potrebbero portare ad un collasso delle produzioni esistenti. Nuove varietà, utilizzo mirato del suolo, lotta alle malattie con strumenti sempre più specifici: obiettivi prioritari se vogliamo produrre di più nel rispetto dell’ambiente
Una scelta di
passione
La passione per la cucina e gli alimenti ha fatto nascere in noi la curiosità di cimentarci nel mondo del food processing, con una scelta volta verso il futuro e l’innovazione, in un campo dal grande potenziale.
AZIENDA
Produzione alimentare innovativa
Natus, come “nato” in latino, ma anche alla radice del termine Natura, letteralmente “ciò che sta per nascere“.
E ciò che sta nascendo, sulla base di consolidate esperienze e competenze nell’industria alimentare, unite alla passione per la buona alimentazione, è una nuova azienda proiettata in un futuro in cui apprezzeremo sempre di più alimenti semplici, cresciuti nel rispetto dell’ambiente, della flora e della fauna e nello stesso tempo, gustosi e ben preparati.
Questa è la nostra filosofia, questa è Natus Food: venite a conoscerci.
Fabrizio Spadon
Natus Food srl
P.IVA 03799140128
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